Proprio fuori dal memoriale di Charlie vedo persone di ogni età, provenienza, razza... alcuni sono chiaramente disabili, alcuni hanno i loro bambini con loro, alcuni sono chiaramente incinti... sono tutti venuti di domenica per piangere la sua perdita. Non gli importava che facesse molto caldo, che dovessero stare in piedi a lungo, che fosse piuttosto lontano da camminare, che potessero non entrare. Voglio dire, persone negli 80 anni, persone con una zoppia grave, persone che portano peso extra... tutti hanno detto, non mi importa, voglio far parte di questo. Dire i miei addii, rendere omaggio, onorare la sua vita ed essere presente per inviare la mia forza e il mio amore a Erika e alla sua famiglia. È straordinario.